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Ciò che mi interessava era riuscire finalmente a creare una collezione che rappresentasse a pieno me e i miei concetti di donna: forte, decisa, a tratti eterea ma soprattutto femminile. La femminilità è sempre stata per me un tratto da ricercare nelle cose che faccio, difficile da esprimere a parole. La considero un attitudine, un atteggiamento, non relativo solamente ad un oggetto, in questo caso ad un abito, ma soprattutto appartenente alla persona. Non credo che la femminilità sia sinonimo di debolezza o frivolezza, come alcuni possono pensare. In FEMELLE Collection attraverso i miei abiti ho rappresentato proprio ciò che per me è la femminilità: veli di tessuti leggeri che scivolano dolcemente lungo il corpo, lasciando trasparire le forme; tessuti che sovrapponendosi in pieghe e eccessi creano delle velature e delle stratificazioni; contrapposizione di tessuti leggeri e tessuti più sostenuti che suggeriscono il binomio e ossimoro di forza/fragilità che caratterizza la mia donna. 

Durante il periodo di ricerca antecedente alla progettazione mi sono concentrata su alcuni artisti, soprattutto nel campo della pittura, caratterizzati da visioni diverse sul tema della donna e diversi modi di esprimerli: Dante Gabriel Rossetti, Tamara De Lempicka e Giovanni Boldini. Quest’ultimo in particolare fu oggetto dei miei studi. Di questo artista mi colpì soprattutto la sua capacità di riprodurre le gestualità e l’indole femminile delle sue modelle, l’empatia immediata che lo coinvolgeva con i soggetti tanto da riuscire a riprodurne l’essenza. Le donne di Boldini sono un perfetto connubio tra sensualità, femminilità, spontaneità, fierezza, determinazione e disinibizione. Oltre a tutte queste caratteristiche, in cui trovavo una forte corrispondenza con quelle che io volevo rappresentare, anche l’armonia delle vesti e il modo in cui lavoravano sul corpo hanno rappresentato fin da subito un grande punto di riferimento. In seguito all’elaborazione di tutti questi punti, è nata FEMELLE Collection.